Poco distante dal borgo di Maranola, lungo la via che porta agli Aurunci, possiamo incontrare questa piccola
chiesa rurale, una delle più antiche esistenti sul territorio.
Menzionata già in una In una pergamena del 978 nella quale il Duca Marino e Giovanni IV suo figlio, donano a Pietro sacerdote, monaco eremita del Monastero di San Michele Arcangelo sul monte Altino, la Chiesa di San Giovanni Battista, nel luogo detto “Acquola”.
Oggi il toponimo in cui è presente la chiesa è San Giovanni dell’Acqua o in dialetto “Santi Janne”.
La Chiesa, di piccole dimensioni, è composta da un’unica navata e dal solo altare maggiore posto di fronte al portale d’accesso. Costruita su di una fonte di acqua perenne, sull’estremo lembo collinare a ridosso della montagna, il manufatto rappresenta, probabilmente, uno dei primi tentativi di colonizzazione del territorio da parte degli abitanti del tempo.

Ai piedi della chiesa insiste, sulla fonte perenne, una fontana utile sia per l’abbeveramento degli animali che come lavatoio, fatta costruire dall’amministrazione comunale di Formia nel 1929, come testimoniano i racconti degli abitanti e un reperto murato sul muro di spalla della stessa fontana: “A VII E F – Anno Settimo Era Fascista”. Attualmente la chiesa, posta in una proprietà privata, è ridotta in
rovina e conserva i soli muri perimetrali.