L’antica Via Appia

Tra Itri e Fondi , per circa 1 km, si percorre l’antichissimo tracciato della via Appia , la regina delle strade romane.  Nata nel 312 a. C. come strada militare per andare alla conquista del sud e poi divenuta importante arteria commerciale , essa iniziava a Roma e finiva a Brindisi . A volere la  sua realizzazione fu il censore Appio Claudio da cui prende il nome.

Il tratto che interessa il nostro cammino mostra i segni dei rifacimenti intervenuti nel tempo : il primo intervento di trasformazione lo dobbiamo all’imperatore Caracalla che, restaurando 21 miglia da Terracina a Formia, sostituisce la vecchia pavimentazione in calcare con i basoli di basalto ; il secondo, visibile nel primo tratto partendo da Itri,  risale al 1768 quando questo luogo diventa teatro dell’incontro tra Ferdinando IV di Borbone  e Maria Amalia d’Asburgo.

Le testimonianze storiche non si fermano al tracciato stradale ma diventano visibilmente imponenti quando si incontra il cosiddetto Forte di Sant’Andrea, nome che rievoca l’esistenza in loco di una cappella  dedicata al santo. Si tratta di un fortino eretto sulle sostruzioni di un antico tempio pagano dedicato ad Apollo che  sovrasta le gole di Sant’Andrea.

Il luogo era già leggendario  poiché  la posizione sopraelevata delle antiche sostruzioni , permise a Frà Diavolo, famoso brigante e poi soldato dell’esercito borbonico,  di sbarrare la strada all’esercito franco-polacco proveniente dalle gole sottostanti. Sarà successivamente Gioacchino Murat a far costruire il fortino.

La via Appia Antica può essere percorsa a piedi o in mountain bike ed è inserita nell’ultima tappa del Cammino degli Aurunci prima di arrivare al Santuario della Madonna della Civita a Itri.

Santuario Madonna della Civita

Il santuario della Madonna della Civita è situato nel territorio dell’arcidiocesi di Gaeta (nel comune di Itri), sulla sommità del monte Fusco nella catena dei monti Aurunci. Il culto legato alla Santa Vergine sembra risalire ad un’immagine ritrovata da un pastorello su un leccio nell’VIII secolo.

Molti i pellegrini che arrivano a piedi da diversi paesi: da Cellole che dista 42 km dal santuario, da Pontecorvo che dista 34 km. Il pellegrinaggio più noto è quello che parte dall’abitato di Itri, ogni mattina di sette sabati antecedenti la celebrazione della Madonna della Civita (il 21 luglio) che ricorda una delle più famose grazie: quella del 21 luglio 1527, quando la Vergine dalla Civita liberò dalla peste tutti gli abitanti dei paesi circostanti.

Numerosissimi gli ex voto custoditi all’interno del santuario.

Il panorama dal piazzale del santuario è notevolissimo: sono riconoscibili le più importanti vette del settore occidentale degli Aurunci: monte Trina, monte Faggeto, monte le Pezze, monte Le Vele, monte Ruazzo, monte Orso, Le Rave Fosche, monte Cefalo, monte Carbonaro ed in lontananza il monte Orlando ed il monte Circeo.

Dal 1985 il santuario è affidato ai padri Passionisti.