Alimentazione e trekking

I consigli di Elvira Di Maccio

Ho sempre adorato il trekking e tutte le sue sfumature.

La sera, prima di partire, preparo con accuratezza il cibo da portare con me. È parte imprescindibile del viaggio che andrò a compiere, breve o lungo che sia.

Pianificare i pasti mi fa sentire radicata, specie quando sono in movimento. Psicologicamente mi rassicura!

Ma quali caratteristiche devono avere gli alimenti che mettiamo nello zaino?

Sicuramente devono essere pratici da preparare e da mangiare…e al tempo stesso nutrienti e leggeri.

Cosa portare principalmente?
L’esperienza insegna che quando si è in cammino il corpo ha bisogno principalmente di acqua, per cui una borraccia è fondamentale: in base alla durata del nostro percorso e alla temperatura esterna, sceglieremo se portarne una o due…oppure possiamo informarci sulla presenza, lungo il percorso, di fonti d’acqua. Sconsiglio di aggiungere integratori idrosalini, specie se il percorso non è impegnativo. Il corpo è perfettamente in grado di affrontare il cammino.

Il secondo elemento importante, che contiene acqua, vitamine e zuccheri semplici è la frutta: sceglieremo la migliore che si riesca a digerire e soprattutto stagionale.

Segue poi la presenza nello zaino di barrette energetiche, come snack da utilizzare appena lo stomaco brontola: questo puo’ accadere se ci mette in cammino molto presto, fungendo quindi da “seconda” colazione.
Vi consiglio di preparare questa ricetta, poiché quelle confezionate sono più pesanti da digerire.

Anche gallette e crackers sono una fonte energetica veloce e comoda mentre si cammina.

E quando ci fermiamo per la pausa pranzo? Cosa tirare fuori dallo zaino?

Personalmente, preferisco un cereale come riso basmati, miglio, quinoa o cous cous, da mixare con una verdura e una proteina animale leggera come uova o latticini freschi, come primo sale o feta. Clicca qui per vedere un’idea semplice e veloce da preparare.
Se si è vegani, si potranno utilizzare i legumi come fonte proteica, preferendo quelli meno pesanti, come lenticchie e piselli.

Possiamo anche far diventare la vostra schiscetta, delle simpatiche polpette, ancor più facili da mangiare perché non richiedono l’uso della forchetta

Chiaramente i quantitativi del piatto che andremo a preparare variano in base al metabolismo, alla durata della siesta e al tipo di percorso che ci aspetta nella seconda metà della giornata.

Qui vale la regola “meglio mangiare poco e spesso che troppo in un unico pasto”.

Fuori dallo zaino…
Sicuramente la colazione dovrà essere ricca e appagante: quella salata è di gran lunga da preferire per non “rallentarvi”, ad esempio i pancake con uova o pancake veg…ma anche la sola presenza del pane tostato basterà, magari mixato a miele e noci o crema di mandorle.

Se si percorre un cammino di più giorni, cosa cenare la sera?

Beh, a meno che non si prenda parte a una braciata conviviale di gruppo, consiglio di restare lontano da tutto ciò che affatica troppo il fegato, pena una cattiva qualità del sonno e della digestione.
Infatti, un bel piatto di pasta sarà il regalo migliore che si possa fare all’organismo per “ricaricare le pile”, associando una verdura e una piccola quantità di proteine. Evitiamo i dolci la sera, ma al limite, se si e’ golosi, concediamoci un gelato a fine percorso (quindi nel pomeriggio) o un dolcetto preparato in casa, come quelli al cocco.

E adesso andiamo a letto presto, domani ci aspetta una grande giornata.

Abbi cura di Te e nutriti soprattutto della bellezza della Natura che ti circonda

Ti auguro buon cammino…e ricordati di abbracciare un Albero.

Elvira

www.terapiaalimentarefelice.it

Abbigliamento per trekking

Il CAI consiglia:

Maglietta

E’ bene averne almeno una di ricambio. Le migliori sono sicuramente quelle tecniche, soprattutto leggere e traspiranti. Si asciugano velocemente al sole e a contatto con il corpo.

Pile

Caldo, leggero e traspirante. Ci sono infiniti modelli dai più pesanti ai più leggeri. Può essere utile avere un modello leggero e uno più pesante a seconda della stagione e della quota dell’escursione.

Pantaloni da escursionismo

In genere sono da preferire pantaloni lunghi per la massima protezione lungo il sentiero e anche per il freddo (ricorda: anche se la giornata è calda, il freddo può essere sempre in agguato, soprattutto in montagna). Sono da evitare pantaloni in jeans o tute da ginnastica: sono pesanti e se si bagnano si asciugano molto lentamente e non aiutano il movimento. I modelli più adatti sono quelli più tecnici: leggeri, resistenti, si asciugano velocemente e danno libertà di movimento. Ci sono anche modelli modulari che consentono di trasformare i pantaloni in short grazie a una cerniera sulle gambe, comodi soprattutto nelle giornate calde (consigliati).

Soft shell

Sono giacche leggere, calde (spesso sono foderate in pile per proteggere meglio dal freddo), antivento e idrorepellenti. Sono inoltre resistenti alle abrasioni, abbastanza elastiche da permettere una buon libertà di movimento e disperdono l’umidità generata dal corpo verso l’esterno.

Mantella

Assolutamente impermeabile, protegge dalla pioggia lasciando libere le mani e proteggendo anche lo zaino (se non provvisto di copri zaino). In genere è in poliestere ed è cerato: alla lunga non ci si bagna per la pioggia ma per la condensa al suo interno dovuta al sudore (soprattutto se si cammina in salita!). Insomma, appena finito di piovere, meglio togliersela subito.

K-way

Utile per proteggersi dal vento, può essere utilizzato assieme a un bel pile e può resistere anche a brevi pioggerelle. Non è consigliabile con giornate fredde e/o piovose.

Guscio

È la giacca in Goretex. Molto costosa, protegge dal vento, dalla pioggia e lascia traspirare il corpo.

Calzettoni

Sono da evitare i “vecchi” calzettoni di lana che sono pesantissimi e fanno sudare il piede. I “nuovi” modelli sintetici sono pensati per avere un’ottima vestibilità e per minimizzare i fastidi ai piedi (sfregamenti e vesciche), con rinforzi sul tallone e sulle dita. Per uscite di due giorni meglio avere dei calzettoni di ricambio.

Scarponi

In commercio ci sono molte tipologie di scarponi. In genere si possono suddividere in due gruppi principali: gli scarponi bassi e quelli alti. I primi sono adatti a passeggiate pianeggianti e poco sconnesse. I secondi (consigliati) proteggono anche la caviglia evitando (o minimizzando) il problema delle distorsioni che si possono verificare lungo il percorso (magari perché si è messo male il piede sul sentiero). Importante è anche la suola: deve avere un buon “grip” sul terreno. Questo dipende un po’ sia dalla mescola sia dal disegno della suola stesso (un po’ come le gomme delle automobili). In genere i modelli in commercio hanno già un buon compromesso di tenuta. Importante è anche l’impermeabilizzazione dello scarpone per evitare che nell’attraversamento di piccoli torrenti o nelle giornate di pioggia il piede si bagni e rimanga bagnato assieme al calzettone tutto il giorno, causando anche qualche fastidio di troppo! Anche la taglia è importante: non deve essere troppo grande ne troppo piccola. Se troppo grande il piede tende a muoversi all’interno e questo potrebbe provocare vesciche ai piedi e, in genere, una minore sicurezza nei movimenti. Se troppo piccola il dolore sarà in agguato in tempi brevi! In linea di massima il consiglio sarebbe di prendere una taglia in più in modo tale da compensare con il calzettone la differenza senza essere costretti a cambiare il modello l’anno successivo. Ovviamente il tutto poi dipende da come calza lo scarpone e quanto cresce il piede!

Materiali per un’escursione

Borraccia

L’acqua è un elemento fondamentale lungo un’escursione in montagna: rimanere senza può essere un vero problema. Si consiglia il modello da 1 L. In genere le borracce sono in alluminio e sono leggere. In alternativa si possono portare anche le bottigliette di plastica (da riportare, però, a casa!).

Occhiali da sole e crema solare

In montagna il sole picchia duro! Meglio proteggersi gli occhi con gli occhiali da sole e utilizzare la crema solare (non quella fattore 5 da mare ma almeno da 15 in su). Meglio averli sempre nello zaino.

Cappello da sole

Viene fornito dalla sezione. Bellissimo e da portare sempre con noi assieme alla maglietta!

Guanti

Utili nelle giornate fredde o alla sera. Possono andar bene quelli in pile (se non c’è neve).

Per più giorni …

Sacco lenzuolo

Il sacco lenzuolo è un elemento fondamentale e obbligatorio per il pernottamento nei rifugi. Sostituisce le lenzuola (che il rifugio non fornisce) ed è fondamentale per l’igiene propria e degli altri dato che permette di non stare direttamente a contatto con materassi, coperte di lana e cuscini utilizzati da tutti. In commercio ci sono vari tipi di sacchi lenzuoli: possono diversificarsi dal materiale (cotone, più pesante ma meno costoso, oppure in seta, più leggero ma più costoso) e dal tipo di federa che viene utilizzata per il cuscino. In genere si sconsiglia l’uso di sacchi a pelo a causa del maggior ingombro e peso rispetto al sacco lenzuolo.

Torcia frontale

Molto utile soprattutto per il fatto che in rifugio alle 22, normalmente, vengono spente tutte le luci.

Abbigliamento e materiali invernali
  • Maglietta e calzamaglia termica
  • Pile
  • Pantaloni da escursionismo pesanti invernali impermeabili
  • Ghette
  • Guscio o giacca pesante
  • Guanti invernali
  • Berretta
  • Scaldacollo

Dal sito www.caicalco.it